“Ci sono fuochi magnifici, con fiamme alte fino al cielo. Sembra che nulla possa spegnerli ma poi, al primo vento forte, si spengono in un soffio.
Ci sono fuochi deboli, poco più che braci, che covano nel silenzio assoluto ma basta un alito d’aria a farli bruciare come se a fuoco andasse il mondo intero.” Un pensiero che è nato spontaneo, potente nelle mente. Perché tutti siamo come fuochi. Ognuno con la sua fiamma pronta a divampare o a farsi minuscolo lapillo a seconda delle situazioni, a seconda di chi è di fronte a noi. L’anima è fatta di scintille che hanno solo bisogno di essere alimentate. Possono essere piccole e indifese o grandi e spettacolari. Possono essere di passione, di amore, di odio o rabbia, ma sempre scintille sono. Basta un innesco anche causale a farci esplodere come delle mine vaganti. Per me l’amore e la passione sono fuoco vivo. Preferisco un fuoco debole che cova piano, in silenzio ma senza spegnarsi mai, pronto a divampare al momento opportuno che un fuoco imponente che sembra pronto a divorare tutto ciò che lo circonda ma che al primo soffio d’aria si consuma e muore. L’amore come la vita deve bruciarci dentro, deve farci ardere nel profondo, facendo vibrare le corse più nascose del nostro io segreto. Il desiderio deve essere incandescente, come lava che ci scorre nelle vene. E non parlo necessariamente del desiderio sessuale, anche il solo desiderio di stare insieme, di lasciare che le menti si uniscano e facciano l’amore nei pensieri. L’istinto è il nostro fuoco interiore che ci guida quando cuore e cervello sono in conflitto pronti ad annientarsi a vicenda riducendoci ad un cumulo di macerie.
Ma noi siamo anche carta o meglio siamo come le tessere di un puzzle. Dobbiamo cercare l’incastro perfetto. Non possiamo accontentarci di una tessera qualsiasi solo perché ci stiamo dentro e ci sentiamo belli comodi. Perché appena il piano su cui siamo appoggiati si inclina anche solo di una frazione di millimetro finiamo per precipitare giù, sul fondo. Dobbiamo cercare il nostro incastro perfetto, che non sarà magari il migliore ma è quello giusto che ci tiene ancorati stretti e che non ci lascia mai cadere. Siamo come un foglio bianco su sui scrivere ogni volta una storia diversa, su cui imprimere parole e colori. Note di una sinfonia inedita e solo a noi nota. Siamo come le pagine strappate di un libro portate dal vento. Non sappiamo mai dove ricadremo e come la narrazione si ricomporrà, conosciamo solo i segni lasciati dall’inchiostro.
Non esistono certezze, non esistono scorciatoie. La vita è una e possiamo viverla davvero solo se rinunciamo ai rimpianti, alle giuste regole al si deve o non deve fare. In amore, nei sentimenti, conta solo quello che si sente davvero, quello che proviamo. Non esiste un giusto o uno sbagliato assoluto, esiste solo quello che davvero vogliamo e quello che è un palliativo. Mors tua vita mea, come si dice. Possiamo accettare di correre il rischio, di camminare sul filo dell’equilibrista sperando che sotto non ci siano fiere terribili pronte a divorarci se cadiamo oppure evitare i rischi o rinchiuderci in una gabbia d’ora e aspettare e aspettare qualcosa che non arriverà mai condannando noi stessi e l’altro all’eterna infelicità. A noi la scelta. Meglio sbatterci e risbatterci la testa che aggirare il mure per trascinarcelo dietro lungo il percorso. La verità ha sempre un peso e comporta sempre un prezzo da pagare. Siete pronti a rischiare per quello che volete davvero?
Ninon